Home arrow Nuntio Vobis
Nuntio Vobis
apr 08 2017
Domenica delle Palme PDF Stampa E-mail
Riflessioni
Scritto da Redazione   
sabato 08 aprile 2017

palme17.jpg

 

LA PAROLA ASCOLTATA

 

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 26,14 - 27,66)

 

Quando furono vicini a Gerusalemme e giunsero presso Bètfage, verso il monte degli Ulivi, Gesù mandò due discepoli, dicendo loro: «Andate nel villaggio di fronte a voi e subito troverete un'asina, legata, e con essa un puledro. Slegateli e conduceteli da me. E se qualcuno vi dirà qualcosa, rispondete: "Il Signore ne ha bisogno, ma li rimanderà indietro subito"». Ora questo avvenne perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta: Dite alla figlia di Sion: Ecco, a te viene il tuo re, mite, seduto su un'asina e su un puledro, figlio di una bestia da soma. I discepoli andarono e fecero quello che aveva ordinato loro Gesù: condussero l'asina e il puledro, misero su di essi i mantelli ed egli vi si pose a sedere.
La folla, numerosissima, stese i propri mantelli sulla strada, mentre altri tagliavano rami dagli alberi e li stendevano sulla strada. La folla che lo precedeva e quella che lo seguiva, gridava: «Osanna al figlio di Davide! Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Osanna nel più alto
dei cieli!». Mentre egli entrava in Gerusalemme, tutta la città fu presa da agitazione e diceva: «Chi è costui?». E la folla rispondeva: «Questi è il profeta Gesù, da Nàzaret di Galilea». 

 

 

LA PAROLA MEDITATA

 

Oggi finisce la Quaresima; da lunedì inizia la settimana santa. Interessante: la Quaresima si conclude con una festa, l'accoglienza trionfale del messia a Gerusalemme.E anche la Settimana Santa tende a una festa ancora più grande, la Pasqua del Signore. Gloria e passione sembrano temi alternativi e inconciliabili tra loro, mentre il paradosso cristiano li inserisce in un mistero unitario e inscindibile.

 

 

Leggi tutto...
 
apr 07 2017
Calendario liturgico - pastorale Settimana Santa 2017 PDF Stampa E-mail
Annunci Parrocchiali
Scritto da Redazione   
venerdì 07 aprile 2017

 

quaresima17.jpeg

"A Pasqua tutto si colora di passione.
Urgenza del seme che si apre, del masso che rotola via,
e il sepolcro vuoto e risplendente nel fresco dell'alba
è come un grembo che ha partorito,
come il guscio di un seme aperto.
Passione che sorregge quel lungo correre di tutti nell'alba, corre Maria, corrono Pietro e Giovanni,
perché l'amore ha sempre fretta; passione come lacrime, quelle di Maddalena, che non si rassegna
all'evidenza della morte.
Amare è dire: tu non morirai"


(G. Marcel)

 

9 aprile - Domenica delle Palme

Ore 09.00: Solenne benedizione delle Palme in Piazza A. Moro (presso la Chiesa della Madonna delle Grazie); le Palme saranno benedette solo in questo momento. Seguirà la processione verso la Chiesa Madre.

Sante Messe:

Ore 08.00 - 09.30 - 11.00 - 19.00: Chiesa Madre
Ore 09.30:    Casa della Carità
Ore 10.45:    Chiesa di Quasano

 

 

10 - 11 aprile - Lunedì e Martedì santo

Ore 07.30 - 18.45:S. Messa - Lodi comunitarie

Esposizione del SS. Sacramento in Chiesa Madre

 

Ore 19.00: S. Messa

N. B.: l'Adorazione Eucaristica sarà animata dai gruppi parrocchiali solo nei due pomeriggi.

 

12 aprile - Mercoledì santo

Ore 07.30:    S. Messa - Lodi comunitarie

Ore 19.00:    S. Messa vespertina

 


N. B.: qualche sacerdote sarà disponibile per le confessioni il Lunedì pomeriggio e tutto il martedì in Chiesa Madre ; tutto Mercoledì presso il Centro Parrocchiale.

Vi invitiamo ad approfittare di questi giorni per prepararvi adeguata mente alla Pasqua e a non ridurvi all'ultimo minuto, quando potrebbe essere più dif-ficile trovare disponibilità di sacerdoti.


 

Leggi tutto...
 
apr 01 2017
Quinta domenica di Quaresima PDF Stampa E-mail
Riflessioni
Scritto da Redazione   
sabato 01 aprile 2017

5_quaresima17.jpg

LA PAROLA ASCOLTATA

 

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 11,1-45)

 

In quel tempo, un certo Lazzaro di Betània, il villaggio di Maria e di Marta sua sorella, era malato. Maria era quella che cosparse di profumo il Signore e gli asciugò i piedi con i suoi capelli; suo fratello Lazzaro era malato. Le sorelle mandarono dunque a dirgli: «Signore, ecco, colui che tu ami è malato». All'udire questo, Gesù disse: «Questa malattia non porterà alla morte, ma è per la gloria di Dio, affinché per mezzo di essa il Figlio di Dio venga glorificato». Gesù amava Marta e sua sorella e Lazzaro. Quando sentì che era malato, rimase per due giorni nel luogo dove si trovava. Poi disse ai discepoli: «Andiamo di nuovo in Giudea!». I discepoli gli dissero: «Rabbì, poco fa i Giudei cercavano di lapidarti e tu ci vai di nuovo?». Gesù rispose: «Non sono forse dodici le ore del giorno? Se uno cammina di giorno, non inciampa, perché vede la luce di questo mondo; ma se cammina di notte, inciampa, perché la luce non è in lui». Disse queste cose e poi soggiunse loro: «Lazzaro, il nostro amico, si è addormentato; ma io vado a svegliarlo». Gli dissero allora i discepoli: «Signore, se si è addormentato, si salverà». Gesù aveva parlato della morte di lui; essi invece pensarono che parlasse del riposo del sonno.
Allora Gesù disse loro apertamente: «Lazzaro è morto e io sono contento per voi di non essere stato là, affinché voi crediate; ma andiamo da lui!». Allora Tommaso, chiamato Dìdimo, disse agli altri discepoli: «Andiamo anche noi a morire con lui!». Quando Gesù arrivò, trovò Lazzaro che già da quattro giorni era nel sepolcro. Betània distava da Gerusalemme meno di tre chilometri e molti Giudei erano venuti da Marta e Maria a consolarle per il fratello. Marta dunque, come udì che veniva Gesù, gli andò incontro; Maria invece stava seduta in casa. Marta disse
a Gesù: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto! Ma anche ora so che qualunque cosa tu chiederai a Dio, Dio te la concederà». Gesù le disse: «Tuo fratello risorgerà». Gli rispose Marta: «So che risorgerà nella risurrezione dell'ultimo giorno». Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi questo?». Gli rispose: «Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui che viene nel mondo». Dette queste parole, andò a chiamare Maria, sua sorella, e di nascosto le disse: «Il Maestro è qui e ti chiama». Udito questo, ella si alzò subito e andò da lui. Gesù non era entrato nel villaggio, ma si trovava ancora là dove Marta gli era andata incontro. Allora i Giudei, che erano in casa con lei a consolarla, vedendo Maria alzarsi in fretta e uscire, la seguirono, pensando che andasse a piangere al sepolcro.
Quando Maria giunse dove si trovava Gesù, appena lo vide si gettò ai suoi piedi dicendogli: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!». Gesù allora, quando la vide piangere, e piangere anche i Giudei che erano venuti con lei, si commosse profondamente e, molto
turbato, domandò: «Dove lo avete posto?». Gli dissero: «Signore, vieni a vedere!». Gesù scoppiò in pianto. Dissero allora i Giudei: «Guarda come lo amava!». Ma alcuni di loro dissero: «Lui, che ha aperto gli occhi al cieco, non poteva anche far sì che costui non morisse?». Allora Gesù, ancora una volta commosso profondamente, si recò al sepolcro: era una grotta e contro di essa era posta una pietra. Disse Gesù: «Togliete la pietra!». Gli rispose Marta, la sorella del morto: «Signore, manda già cattivo odore: è lì da quattro giorni». Le disse Gesù: «Non ti ho detto che, se crederai, vedrai la gloria di Dio?». Tolsero dunque la pietra. Gesù allora alzò gli occhi e disse: «Padre, ti rendo grazie perché mi hai ascoltato. Io sapevo che mi dai sempre ascolto, ma l'ho detto per la gente che mi sta attorno, perché credano che tu mi hai mandato». Detto questo, gridò a gran voce: «Lazzaro, vieni fuori!». Il morto uscì, i piedi e le mani legati con bende, e il viso avvolto da un sudario. Gesù disse loro: «Liberàtelo e lasciàtelo andare». Molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di ciò che egli aveva compiuto, credettero in lui.

Leggi tutto...
 
mar 25 2017
Quarta domenica di Quaresima PDF Stampa E-mail
Riflessioni
Scritto da Angela Fariello   
sabato 25 marzo 2017

4_quaresima17.jpg

LA PAROLA ASCOLTATA

 

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 9,1-41)

In quel tempo, Gesù passando vide un uomo cieco dalla nascita; sputò per terra, fece del fango con la saliva, spalmò il fango sugli occhi del cieco e gli disse: «Va' a lavarti nella piscina di Sìloe», che significa "Inviato". Quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva.

Allora i vicini e quelli che lo avevano visto prima, perché era un mendicante, dicevano: «Non è lui quello che stava seduto a chiedere l'elemosina?». Alcuni dicevano: «È lui»; altri dicevano: «No, ma è uno che gli assomiglia». Ed egli diceva: «Sono io!».


Condussero dai farisei quello che era stato cieco: era un sabato, il giorno in cui Gesù aveva fatto del fango e gli aveva aperto gli occhi. Anche i farisei dunque gli chiesero di nuovo come aveva acquistato la vista. Ed egli disse loro: «Mi ha messo del fango sugli occhi, mi sono lavato e ci vedo». Allora alcuni dei farisei dicevano: «Quest'uomo non viene da Dio, perché non osserva il sabato». Altri invece dicevano: «Come può un peccatore compiere segni di questo genere?». E c'era dissenso tra loro. Allora dissero di nuovo al cieco: «Tu, che cosa dici di lui, dal momento che ti ha aperto gli occhi?». Egli rispose: «È un profeta!». Gli replicarono: «Sei nato tutto nei peccati e insegni a noi?». E lo cacciarono fuori.


Gesù seppe che l'avevano cacciato fuori; quando lo trovò, gli disse: «Tu, credi nel Figlio dell'uomo?». Egli rispose: «E chi è, Signore, perché io creda in lui?». Gli disse Gesù: «Lo hai visto: è colui che parla con te». Ed egli disse: «Credo, Signore!». E si prostrò dinanzi a lui.

 

LA PAROLA MEDITATA

 

L'evangelo di questa domenica, si apre con un cieco che comincia a vedere e si chiude con dei presunti vedenti che continuano a rimanere ciechi. Il miracolo è raccontato da Giovanni in appena due versetti su 40, perché l'evangelista vuole attirare la nostra attenzione non sul miracolo in sé, ma sul dibattito che esso suscita. Al centro dell'episodio risalta l'affermazione di Gesù: "Io sono la luce del mondo"; un'affermazione che nel quarto evangelo si incontra più volte e sempre in opposizione alle tenebre! All'inizio del Prologo leggiamo: "La luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l'hanno accolta". E poco prima del nostro brano 8,12 è scritto: "Gesù disse: Io sono la luce del mondo, chi segue me non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita".

L'episodio del cieco nato non vuole però semplicemente ridire che c'è una lotta irriducibile tra Gesù-luce e il male-tenebre, ma intende raccontare il dramma della luce, le ragioni profonde del suo rifiuto, l'esito positivo della sua accoglienza. Per questo il racconto si dilunga nel riportare le quattro inchieste che si sviluppano a seguito del miracolo: il cieco viene interrogato prima dalla folla, poi dai farisei; quindi i farisei interrogano i suoi genitori e poi di nuovo il cieco.

Leggi tutto...
 
mar 18 2017
Terza domenica di Quaresima PDF Stampa E-mail
Riflessioni
Scritto da Angela Fariello   
sabato 18 marzo 2017

3_quaresima17.jpg

 

LA PAROLA ASCOLTATA

 

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 4,5-42)

In quel tempo, Gesù giunse a una città della Samarìa chiamata Sicar, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: qui c'era un pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, affaticato per il viaggio, sedeva presso il pozzo. Era circa mezzogiorno. Giunge una donna samaritana ad attingere acqua. Le dice Gesù: «Dammi da bere». I suoi discepoli erano andati in città a fare provvista di cibi. Allora la donna samaritana gli dice: «Come mai tu, che sei giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». I Giudei infatti non hanno rapporti con i Samaritani. 
Gesù le risponde: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: "Dammi da bere!", tu avresti chiesto a lui ed egli ti avrebbe dato acqua viva». Gli dice la donna: «Signore, non hai un secchio e il pozzo è profondo; da dove prendi dunque quest'acqua viva? Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede il pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo bestiame?». 
Gesù le risponde: «Chiunque beve di quest'acqua avrà di nuovo sete; ma chi berrà dell'acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno. Anzi, l'acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente d'acqua che zampilla per la vita eterna». «Signore - gli dice la donna -, dammi quest'acqua, perché io non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua». Le dice: «Va' a chiamare tuo marito e ritorna qui». Gli risponde la donna: «Io non ho marito». Le dice Gesù: «Hai detto bene: "Io non ho marito". Infatti hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non è tuo marito; in questo hai detto il vero». 
Gli replica la donna: «Signore, vedo che tu sei un profeta! I nostri padri hanno adorato su questo monte; voi invece dite che è a Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare». Gesù le dice: «Credimi, donna, viene l'ora in cui né su questo monte né a Gerusalemme adorerete il Padre. Voi adorate ciò che non conoscete, noi adoriamo ciò che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. Ma viene l'ora - ed è questa - in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità: così infatti il Padre vuole che siano quelli che lo adorano. Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorare in spirito e verità». Gli rispose la donna: «So che deve venire il Messia, chiamato Cristo: quando egli verrà, ci annuncerà ogni cosa». Le dice Gesù: «Sono io, che parlo con te».
In quel momento giunsero i suoi discepoli e si meravigliavano che parlasse con una donna. Nessuno tuttavia disse: «Che cosa cerchi?», o: «Di che cosa parli con lei?». La donna intanto lasciò la sua anfora, andò in città e disse alla gente: «Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto. Che sia lui il Cristo?». Uscirono dalla città e andavano da lui.
Intanto i discepoli lo pregavano: «Rabbì, mangia». Ma egli rispose loro: «Io ho da mangiare un cibo che voi non conoscete». E i discepoli si domandavano l'un l'altro: «Qualcuno gli ha forse portato da mangiare?». Gesù disse loro: «Il mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato e compiere la sua opera. Voi non dite forse: ancora quattro mesi e poi viene la mietitura? Ecco, io vi dico: alzate i vostri occhi e guardate i campi che già biondeggiano per la mietitura. Chi miete riceve il salario e raccoglie frutto per la vita eterna, perché chi semina gioisca insieme a chi miete. In questo infatti si dimostra vero il proverbio: uno semina e l'altro miete. Io vi ho mandati a mietere ciò per cui non avete faticato; altri hanno faticato e voi siete subentrati nella loro fatica».
Molti Samaritani di quella città credettero in lui per la parola della donna, che testimoniava: «Mi ha detto tutto quello che ho fatto». E quando i Samaritani giunsero da lui, lo pregavano di rimanere da loro ed egli rimase là due giorni. Molti di più credettero per la sua parola e alla donna dicevano: «Non è più per i tuoi discorsi che noi crediamo, ma perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è veramente il salvatore del mondo».

 

LA PAROLA MEDITATA

 

Il Vangelo ci presenta l'incontro di Gesù con la samaritana, avvenuto a Sicar presso un antico pozzo dove la donna si recava ogni giorno per attingere acqua. Quel giorno, vi trovò Gesù seduto, "affaticato per il viaggio". Egli subito le dice: "Dammi da bere". È una donna senza nome, che ci rappresenta, che assomiglia a tutti noi. È la sposa che se n'è andata dietro ad altri amori, e che Dio, lo sposo, vuole riconquistare. Non con minacce e rimproveri, ma con l'offerta di un più grande amore, esponendosi con l'umiltà di un povero che tende la mano "ho sete".

In ogni incontro con Gesù è richiesta un minimo di disponibilità, di apertura all'altro, perché si possa incontrare la salvezza. Allo stupore della samaritana Gesù risponde con un appello e una promessa: "Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti chiede da bere, tu stessa gliene avresti chiesto". Dio non chiede, dona: una sorgente intera in cambio di un sorso d'acqua.

Leggi tutto...
 
<< Inizio < Prec. 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 Pross. > Fine >>

Risultati 271 - 279 di 655

Vinaora Visitors Counter

mod_vvisit_countermod_vvisit_countermod_vvisit_countermod_vvisit_countermod_vvisit_countermod_vvisit_countermod_vvisit_countermod_vvisit_countermod_vvisit_counter
mod_vvisit_counterToday226
mod_vvisit_counterYesterday4610
mod_vvisit_counterThis week34871
mod_vvisit_counterThis month100000
mod_vvisit_counterAll10580737

Login

Live Users

Created by Francesco Benedetto